
L'Anima in Festa
5 agosto
Varignana – Palesio (Castel S. Pietro Terme), chiesa di San Lorenzo
17.30 visita alla Cripta Longobarda
20.30 antiche sequenze dei Campanari di Poggio
21.00 concerto dell'ensemble Mulieris Voces
Info
351 6812880 - framusicaenatura@gmail.com
Varignana si erge sopra un piccolo colle ai piedi dell'Appennino tosco-emiliano ad un'altezza di 194 m. Il principale corso d'acqua più vicino è il Torrente Quaderna al quale si aggiungono diversi piccoli rii. Tali corsi d'acqua garantiscono in parte l'approvvigionamento idrico per le colture agricole presenti sul territorio anche grazie alla presenza di alcuni bacini artificiali. Il territorio attorno a Varignana si presenta ricco di campi coltivati, calanchi e qualche area boschiva in particolare nelle prossimità dei vari corsi d’acqua.
Il borgo sembrerebbe essere strettamente legato alla distruzione della grande città romana di Claterna, avvenuta nel V secolo, e al fenomeno dell'incastellamento tipico della fine del primo millennio, secondo cui le popolazioni della pianura, per ragioni di difesa, erano solite ritirarsi sulle colline.
A conferma di una fondazione già precedente all'anno mille vi è anche la presenza di una cripta risalente al IX secolo. La cripta rappresenta il nucleo originario di una chiesa che venne poi ampliata fino a diventare, insieme alla canonica adiacente, un vero e proprio castello che subì diversi attacchi militari e per questo motivo fu costretta a rinforzare le sue infrastrutture di difesa.
Varignana è stata fortemente colpita dai bombardamenti della fine della Seconda guerra mondiale anche a causa della sua vicinanza alla Linea Gotica: con i bombardamenti gran parte del borgo venne distrutto e con la ricostruzione la frazione mutò radicalmente il suo aspetto.
L'attuale chiesa di San Lorenzo, ricostruita nel 1950 dopo la distruzione, si erge sulle fondamenta della precedente chiesa, della quale sono rimasti solo gli attuali basamenti delle colonne, e sulla cripta pre-romanica di stile longobardo del IX secolo.
Oltre alla cripta, di Varignana si salvarono solo una torre, l'Oratorio di San Giuseppe e poche altre abitazioni. Inoltre sono rimaste intatte le rovine del cassero nord di accesso al paese e alcuni resti delle mura che circondavano il castello medievale.
Arrivando in tardo pomeriggio è possibile visitare la cripta longobarda.
All’interno della chiesa di San Lorenzo, che nonostante la ricostruzione conserva suggestione e acustica di una chiesa romanica, ascolteremo il repertorio dell’ensemble femminile Mulieris Voces di Firenzuola, diretto dal M° Edoardo Materassi.
Il repertorio annovera brani di diversi generi e periodi musicali, dalla musica antica, alle origini della polifonia, a quella contemporanea, abbracciando anche la musica etnica. La proposta musicale è selezionata dal Maestro con grande gusto musicale, seguendo criteri di originalità e di particolarità degli arrangiamenti, talvolta da lui stesso elaborati.
Prima di questa immersione musicale alle 20.30 i Campanari di Poggio suoneranno le campane di S. Lorenzo che, in mancanza del campanile, sono state disposte in apposite strutture a terra davanti alla chiesa e quindi sono visibili alla gente.
Questo gruppo di giovani fa parte dell’Unione Campanari Bolognesi che si propone di tramandare e insegnare l’antica arte campanaria con le sue varie tecniche.
A Bologna si tramandano quattro diverse tecniche di suono, tutte molto impegnative: le “Tirabasse”, le suonate da “ciappo”, le suonate “da trave” e lo “scampanio”.
Le più faticose sono quelle "da ciappo” e “da trave” le quali sono anche le più spettacolari da vedere, mentre le Tirabasse sono più una suonata di precisione e di classe: lo scampanio è molto più legato alla creatività musicale visto che un singolo campanaro suona tutte e quattro le campane tramite corde usando mani e piedi.