
Le antiche vie dei pellegrini
18 agosto
San Piero Santerno, Firenzuola (FI)
16.30 escursione
18.00 concerto nella chiesa di San Piero Santerno
Info e prenotazioni
351 6812880 - framusicaenatura@gmail.com
L’antico sentiero “I Balzi” dal parcheggio di Borgo Santerno alla chiesa di San Piero ad Santernum
(a. 1192) è un percorso ad anello che è stato recentemente ripristinato: esso sale alla chiesa e ridiscende per la via Crucis con una percorrenza di circa 1,5 km, con un dislivello di 100 metri e una salita ripida all’inizio. Per salire si impiegano circa 45 minuti
San Piero Santerno, come è chiamata dai firenzuolini, è in realtà dedicata ai Santi Pietro e Paolo ed è una delle chiese più antiche del territorio di Firenzuola. Le prime notizie risalgono al XII secolo.
Nella parte pianeggiante, presso il fiume, si teneva periodicamente un mercato, fino a quando fu istituito e regolamentato quello di Firenzuola. La chiesa fu ricostruita completamente nel 1591. Ha fatto parte del piviere di Cornacchiaia fino al 1829. Tra il 1999 e il 2002 la chiesa è stata completamente restaurata a cura della locale sezione degli Alpini. L’attiguo cimitero presenta una cappella e un portale di interesse architettonico.
La Via Crucis fu costruita alla fine del 1800: il percorso si snodava per un paesaggio brullo ma estremamente suggestivo che ricordava il percorso fatto da Gesù sul monte Calvario. Negli anni 60 fu deciso di smantellare la Via Crucis, per il progetto di una strada che poi non fu più realizzata; dei quattordici tabernacoli i primi quattro furono demoliti, gli altri crollarono per l’incuria e l’abbandono. Ne sono rimasti due: uno davanti alla chiesa e l’altro nelle vicinanze pesantemente restaurato in seguito al crollo dovuto all’urto di un trattore. Varie ricognizioni fatte sul posto hanno permesso di ritrovare i resti di quattro tabernacoli: di tre sono rimasti pochi resti, il quarto ritrovato recentemente in un canalone completamente ricoperto di terra, si presenta in discrete condizioni ed è stato parzialmente rimontato.
Piffari e Menetriers.
Fabio Tricomi e Marco Ferrari all’interno della chiesa di San Piero Santerno ci condurranno in un pellegrinaggio musicale fra il medioevo e il rinascimento, ispirandosi alla pittura europea di quel periodo nella quale i musicisti erano divisi in due corporazioni: quella degli specialisti degli strumenti a corda, i “Menetriers”, e quella dei “Piffari” specialisti degli strumenti a fiato; tutti insieme partecipavano all’attività principale rappresentata dal “sonar per il ballo” nelle corti e per il popolo in feste e ricorrenze.
Il loro repertorio musicale più antico è andato quasi completamente perduto poiché in maggior parte di tradizione orale; anche se oggi rimane difficile individuarlo, ne rimangono tracce importanti in almeno due manoscritti provenienti dall'italia del medioevo: quello conservato a Londra e quello a Faenza; inoltre si possono trovare facilmente repertori di danza nei "tenor" strumentali del '4-500 come nelle intavolature solistiche per liuto ed organo che tramandano le melodie per danza accompagnate da armonia strumentale; queste furono con ogni probabilità le più tipiche dei piccoli gruppi che suonavano per il ballo.
Oggi sono molteplici gli studi che individuano queste tracce, pertanto è possibile ridare vita alle musiche dei mestieranti che praticavano stili musicali basati sulla tradizione orale; esse hanno attraversato la storia fino ai giorni nostri: li possiamo ascoltare ancora nella musica tradizionale urbana europea occidentale ed orientale, poichè Pavane e Bergamasche erano apprezzate tanto nella antica Ungheria quanto i balli Polacchi e Ongari furono in Italia.