
8 luglio
Spazio 4.0, Via A. Manzoni, 21, Piacenza
H19:00 Apertura porte
H21 Febbre / Live Solo
H21:45 I Riva / Simone Live Solo
H22:30 Bais / Live Solo
H23:15 Kult / Djset
FEBBRE
SOTTOZERO è il primo singolo di FEBBRE, progetto solista di Cristian Pinieri dei LAMETTE distribuito da Universal Music Italia. Il brano inserito nella playlist "Sangue Giovane" di Spotify e prodotto da Alessandro Landini e Marco Ravelli, parla di una coppia di ragazzi con approcci differenti alla vita. Mentre il ragazzo affronta le sue paure come fossero una sfida da superare, la ragazza è limitata dalle sue ansie e dai suoi mostri che la rendono prigioniera di se stessa. Lui cerca di farle vedere il mondo sotto una luce diversa, provando a spingerla oltre i suoi confini.
SOTTOZERO nasce da una riflessione su una storia vissuta in prima persona dall'artista: “Mi trovavo in studio con Alessandro Landini (produttore del brano) e stavamo cominciando a scremare le varie demo per il progetto, una volta fatto un primo ascolto di questo beat abbiamo subito deciso di cominciare a lavorarci. L'idea di un progetto solista nasce dal bisogno e dalla voglia di esplorare nuovi suoni e nuove tematiche con un approccio differente rispetto a quanto fatto fin ora con “Lamette”.
Il sound mescola suoni grunge, con synth ed elettronica, e le top line sono influenzate da una attitude “sangue giovane”, che però riesce a dare spazio anche a contaminazioni urban. Il brano anticipa una serie di singoli che comporranno l’ep in uscita a fine anno.
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GRUPPO RIVA
I Riva sono in tre e sono napoletani. Ognuno di loro ha attraversato diverse vite e differenti esperienze artistiche. Il percorso inizia con un viaggio a Berlino nel 2018, dove completano il primo singolo - Ossa - di quello che sarà poi l'EP "Buona fortuna così" (suonivisioni/oyez! / 2019). Grazie a questo EP, MTV New Generation li nomina artisti del mese. L’approccio dei Riva alla musica è abbastanza atipico, o semplicemente moderno: non esiste un chitarrista, un tastierista o un bassista, ma i ruoli cambiano a differenza delle esigenze e dell'ispirazione. Nel 2020 iniziano a lavorare con Futura Dischi, per la quale a giugno 2021 esce “Ho fatto un po’ di cose”. L’ EP ottiene ottimi riscontri: il progetto riceve il supporto delle principali piattaforme digitali italiane, ottenendo inserimento in playlist editoriali come Indie Italia, Indie Triste, New Music Friday, e la copertina di “Scuola Indie”. A settembre 2021 iniziano la loro avventura a X Factor, fatta di importanti consensi e soddisfazioni, arrivando agli Home Visit nella categoria di Emma. Il loro nuovo capitolo continua con “La prima volta che ti ho incontrato” e "Buio", dopodiché un silenzio musicale legato alla scrittura del nuovo disco previsto per la fine del 2023.
In questa occasione specifica, a esibirsi live sarà Simone, penna e frontaman, che suonerà in chiave intima e acustica i migliori brani dei Riva.
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BAIS
Uscito il 24 marzo 2023, “DISCO DUE” rappresenta la metà ritrovata del primo progetto dell’artista, “Diviso due” (Sugar, 2022). La sensazione di essere divisi a metà lascia spazio a una nuova visione di sé, più libera e pronta a condividere.
Il filo conduttore che lega tutti i brani è la libertà che il viaggio e la condivisione possono regalare.
Il mare, le onde, l’acqua, il viaggio infatti sono sempre stati elementi fondamentali per l’artista, sprigionano un senso di vera libertà ripercorrendo i vari brani dell’album.
Bais vuole condividere, sia con gli ascoltatori, che con altri artisti. Il punto di partenza per questo viaggio tra le onde del mare è una vera e propria promessa che Bais fa a chi lo ascolta: “Condivido con te anche le onde del mare”.
“Condivido con te” è il primo brano di “DISCO DUE”. Il brano, prodotto e composto da Federico Nardelli e Bais, che ne ha scritto anche il testo, racchiude la poetica che scorre in tutto l’album, la voglia di condividere e compiere un viaggio insieme.
Il secondo brano è “Venezia”, scritto da Bais e Galeffi, composto da entrambi insieme a Paolo Caruccio (in arte Fractae), che ha anche prodotto il brano insieme a Bais. Bais e Galeffi ci portano in questo viaggio su una gondola attraversando il cuore di una città, vista e raccontata con occhi diversi, cinici e ironici.
Il viaggio continua con “Crollano i palazzi”, prodotto da Bais e Fabio Grande che insieme a Matteo Cantagalli ne hanno composto la musica, il testo è scritto da Bais e Galeffi. “Quanta luce ho visto prima di vedere il buio” ci ricorda che la mancanza è necessaria per riscoprire quello che abbiamo e così anche in “Vuoto bestiale”, quarta traccia dell’album, dove la sensazione di vuoto diventa positiva se si comprende che, senza questo, non si può riempire nulla. La musica è di Francesco Gambarotto, Bais e Alessandro Raina che ne hanno curato anche il testo, il brano è stato prodotto da Bais stesso insieme a Federico Nardelli.
Bais condivide parte di questo viaggio con Laila Al Habash, in “Faccio il morto”, quinto brano di “DISCO DUE”, musica e produzione di Dario Pruneddu e Bais, testo di Bais, Galea, Laila Al Habash.
“Vita stupida”, testo di Bais e Walter Ferrari, Produzione di Mamakass e Bais e musica di Bais, Carlo Frigierio e Fabio Dalè, è la confessione dolce amara di quello che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita, “Voglio una vita normale ma come vuoi fare se non sai stare senza scappare”.
In “Tagliami le ali”, musica di Bais, Carlo Frigierio, Fabio Dalè, testo di Bais e Walter Ferrari, produzione di Mamakass e Bais, l’artista afferma quello che più vuole: “Voglio una stanza in riva al mare ho un po’ di dubbi da annegare” facendoci vivere un senso di libertà che spesso solo il mare può darci.
L’album termina con “Ricochet”, “coi sassi nelle scarpe stiamo galleggiando come ricochet”, il titolo richiama a una leggerezza quasi infantile, ricochet è il modo di chiamare il gioco che tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita, lanciare i sassi nell’acqua cercando di farlo rimbalzare il più possibile.
In ognuno dei brani emerge la spontaneità e la leggerezza con cui Bais è in grado di fotografare una sensazione o un rapporto delicato, fermandolo in musica per lasciarne una traccia dai dettagli precisi.
Una produzione Fondazione Entroterre e Kult Aps.